AcquaLuglio 9, 20240Acqua e calcare: problemi e soluzioni

Nella scelta tra acqua del rubinetto e acqua in bottiglia, molti consumatori si trovano a preferire quest'ultima, nonostante i benefici economici e ambientali della prima. Tra i vari motivi che dissuadono le persone dal bere acqua del rubinetto, il calcare gioca un ruolo significativo. Questo deposito minerale, spesso presente nelle aree con acqua dura, non solo influisce sulla percezione del gusto e della qualità dell'acqua, ma può anche creare dubbi sulla sua sicurezza e salubrità. Il risultato è un aumento del consumo di acqua in bottiglia, con conseguenti impatti negativi sull'ambiente e sul portafoglio. In questo articolo, esploreremo come il calcare diventa un deterrente per l'uso dell'acqua del rubinetto e discuteremo le soluzioni disponibili per superare questo ostacolo, promuovendo un consumo più sostenibile e consapevole.
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Cos’è il calcare?

Il calcare è un deposito minerale composto principalmente da carbonato di calcio (CaCO₃). Questo composto si forma quando l’acqua ricca di minerali, conosciuta come acqua dura, evapora o viene riscaldata, lasciando dietro di sé i minerali disciolti. Questi depositi si presentano come incrostazioni bianche e dure su superfici come rubinetti, docce, bollitori e tubature.

Essendo presente in natura, il calcare è un componente comune dell’acqua di rubinetto nelle aree con acqua dura, dove può diventare un problema per l’uso domestico. Le incrostazioni di calcare possono ridurre l’efficienza degli elettrodomestici, ostruire le tubature e richiedere una manutenzione extra, rendendolo un elemento indesiderato nelle case ma anche nei luoghi di lavoro.

Perché il calcare si deposita sulle superfici?

Il calcare si forma quando l’acqua dura evapora o viene riscaldata, lasciando dietro di sé i minerali disciolti. Questo avviene spesso su superfici come rubinetti, docce, bollitori e tubature.

Evaporazione dell’acqua
Quando l’acqua dura evapora da una superficie, come un rubinetto, una doccia o un lavello, i minerali disciolti, come il calcio e il magnesio, rimangono sulla superficie. Poiché l’acqua evapora, la concentrazione di questi minerali aumenta, portando alla formazione di depositi solidi di carbonato di calcio (CaCO₃), carbonato di magnesio (MgCO₃) e altri sali minerali: il cosiddetto residuo fisso.

Riscaldamento dell’acqua
Quando l’acqua dura viene riscaldata, come accade in scaldabagni, bollitori e lavatrici, la solubilità del carbonato di calcio diminuisce. Questo significa che il calcio e il magnesio si separano più facilmente dall’acqua e si depositano sulle superfici riscaldanti sotto forma di calcare. Questo fenomeno è particolarmente evidente nelle resistenze degli elettrodomestici.

Una volta depositatosi il calcare può ridurre l’efficienza di apparecchiature domestiche come scaldabagni, lavatrici e lavastoviglie, poiché i depositi possono isolare termicamente le superfici riscaldanti. Inoltre, può ostruire tubature e ridurre il flusso dell’acqua.

L’acqua del rubinetto con il calcare fa venire i calcoli renali?

Il calcare di per sé non è nocivo per la salute umana e non causa direttamente la formazione di calcoli renali. Tuttavia, è importante distinguere tra il calcare presente nell’acqua potabile e i fattori che contribuiscono alla formazione dei calcoli renali.

Il calcare nell’acqua di rubinetto è costituito principalmente da carbonato di calcio e, in misura minore, da carbonato di magnesio. Questi minerali, in piccole quantità, sono essenziali per la salute umana. Il consumo di acqua dura, che contiene calcare, non è dannoso per la salute e può persino contribuire all’assunzione giornaliera di calcio e magnesio, minerali utili per ossa e denti sani.

I calcoli renali, invece, sono formazioni solide che si sviluppano nei reni a causa della cristallizzazione di sostanze presenti nelle urine.

I fattori che aumentano il rischio di sviluppare calcoli renali includono:

  • Disidratazione: bere poca acqua concentra le urine, facilitando la formazione di calcoli.
  • Dieta: diete ricche di proteine animali, sodio e zuccheri aumentano il rischio.
  • Familiarità: la storia familiare di calcoli renali.
  • Alcune condizioni mediche: come infezioni croniche delle vie urinarie, iperparatiroidismo e malattie metaboliche.

Mentre il calcare presente nell’acqua di rubinetto non è pericoloso per la salute e non causa direttamente calcoli renali, è sempre consigliabile bere acqua in abbondanza per mantenere i reni sani e prevenire la formazione di calcoli. Se si hanno preoccupazioni specifiche riguardo alla durezza dell’acqua o alla propria salute renale, è opportuno consultare un medico o un professionista della salute.

Come eliminare il calcare dall’acqua

Il calcare appare come una crosta bianca, gessosa o incrostazioni dure e si presenta come macchie o striature biancastre su vetro, metallo e altre superfici.

Per rimuovere quindi il calcare sulle superfici è necessaria la pulizia frequente con soluzioni acide come aceto bianco o succo di limone, che reagiscono con il carbonato di calcio sciogliendolo. Altre misure includono l’uso regolare di prodotti anticalcare.

Per prevenire la formazione di calcare, però, si possono installare addolcitori d’acqua, specifici dispositivi progettati per ridurre la durezza dell’acqua, rimuovendo o riducendo le concentrazioni di minerali come calcio e magnesio che sono responsabili della formazione del calcare.

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