Cos’è la conducibilità dell’acqua
La conducibilità dell’acqua è una misura della sua capacità di condurre elettricità, proprietà che dipende principalmente dalla concentrazione di ioni disciolti, come sali, minerali e altri composti ionici. In altre parole, più ioni sono presenti nell’acqua, più questa sarà capace di condurre corrente elettrica.
Gli ioni, come quelli di sodio (Na+Na^+Na+), calcio (Ca2+Ca^{2+}Ca2+), cloruro (Cl−Cl^-Cl−) e altri, si generano quando i sali e i minerali si dissolvono nell’acqua. Questi ioni liberi permettono il passaggio della corrente elettrica. Per esempio, un’acqua ricca di sali minerali avrà una conducibilità più alta rispetto a un’acqua quasi pura, come quella distillata, che presenta pochissimi ioni e quindi una conducibilità molto bassa.
Nel settore dei depuratori d’acqua per la casa, la conducibilità è un parametro fondamentale perché fornisce informazioni sulla presenza di sali minerali e, in generale, sul livello di purezza dell’acqua. Un’acqua con conducibilità molto alta può indicare una maggiore quantità di solidi disciolti, potenzialmente associati a contaminanti o eccessiva durezza. Viceversa, una conducibilità molto bassa potrebbe indicare un’acqua estremamente depurata, quasi priva di minerali essenziali.
Come si misura e come si calcola la conducibilità dell’acqua
La conducibilità dell’acqua si misura in microsiemens per centimetro (µS/cm) o millisiemens per centimetro (mS/cm), e uno strumento specifico, il conduttivimetro, viene usato per rilevarla. Misurare la conducibilità è un metodo rapido e affidabile per monitorare l’efficacia dei sistemi di filtrazione e per valutare se l’acqua è sicura e adatta al consumo.
La conducibilità elettrica dell’acqua si calcola misurando la capacità dell’acqua di condurre corrente elettrica tra due elettrodi immersi in essa, ed è un parametro che dipende dalla concentrazione di ioni presenti. Il conduttivimetro applica una tensione tra due elettrodi e misura la corrente che attraversa la soluzione acquosa.
In sintesi, la conducibilità dell’acqua non solo aiuta a capire la qualità dell’acqua che beviamo ma è anche un indicatore della necessità o dell’efficacia di un sistema di depurazione, permettendo di mantenere un equilibrio tra purezza e presenza di minerali benefici.
A cosa serve la conducibilità dell’acqua
La conducibilità dell’acqua è un parametro importante per valutare la qualità dell’acqua e la presenza di sali disciolti o altre impurità ioniche. In particolare, la conducibilità viene utilizzata per i seguenti scopi:
- Monitorare la qualità dell’acqua potabile: la conducibilità è un indicatore della quantità di solidi disciolti nell’acqua, come sali e minerali. In ambito domestico, questo è fondamentale per garantire che l’acqua potabile abbia una composizione bilanciata: non troppo “dura” (con eccesso di minerali) né troppo “dolce” o demineralizzata. Per questo, la conducibilità aiuta a identificare acque con concentrazioni di minerali appropriate per il consumo.
- Controllare l’efficacia dei depuratori d’acqua: nei depuratori domestici, la conducibilità viene misurata per verificare se il sistema sta funzionando correttamente. Un livello troppo alto di conducibilità dopo la filtrazione può indicare che il filtro non sta rimuovendo efficacemente i solidi disciolti, mentre un livello troppo basso può suggerire che l’acqua è eccessivamente demineralizzata, priva di elementi utili.
- Rilevare la presenza di contaminanti: un aumento della conducibilità può indicare l’ingresso di contaminanti o inquinanti, come metalli pesanti, nitrati, cloruri o altre sostanze ioniche. Ad esempio, la contaminazione da acque di scarico o prodotti chimici industriali può causare un notevole aumento della conducibilità, rendendola un segnale utile per identificare potenziali problemi di contaminazione.
- Controllo della durezza dell’acqua: la durezza dell’acqua, data principalmente dalla presenza di calcio e magnesio, può essere associata alla conducibilità. Sebbene la durezza e la conducibilità siano parametri distinti, un’acqua “dura” tenderà ad avere una conducibilità più elevata. Questo dato è importante per il funzionamento di elettrodomestici, come lavatrici e caldaie, che possono essere danneggiati dai depositi di calcare.
- Verifica della purezza dell’acqua in applicazioni specifiche: in alcuni contesti, come nei laboratori, negli ospedali o nelle industrie alimentari e farmaceutiche, è richiesta acqua estremamente pura con bassa conducibilità. In questi settori, la conducibilità viene monitorata per garantire che l’acqua soddisfi standard rigorosi, assicurando la qualità dei processi e dei prodotti.
Differenza tra tra durezza e conducibilità elettrica
La durezza e la conducibilità elettrica dell’acqua sono due proprietà distinte, anche se talvolta correlate, che descrivono aspetti diversi della composizione dell’acqua.
Durezza dell’acqua
- La durezza si riferisce principalmente alla concentrazione di ioni calcio (Ca2+Ca^{2+}Ca2+) e magnesio (Mg2+Mg^{2+}Mg2+) nell’acqua.
- Viene espressa in gradi francesi (°f) o in parti per milione (ppm), e indica la tendenza dell’acqua a formare depositi di calcare.
- L’acqua viene considerata “dura” quando contiene alte concentrazioni di calcio e magnesio, e “dolce” quando questi minerali sono presenti in quantità molto ridotte.
- La durezza è un parametro importante per la salute umana (in dosi moderate, calcio e magnesio sono benefici) e per evitare problemi tecnici legati a depositi di calcare in tubature ed elettrodomestici.
Conducibilità elettrica dell’acqua
- La conducibilità misura la capacità dell’acqua di condurre corrente elettrica e dipende dalla quantità totale di ioni disciolti (non solo calcio e magnesio, ma anche sodio, cloruri, solfati e altri).
- Viene misurata in microsiemens per centimetro (µS/cm) e rappresenta una misura generale del contenuto di sali disciolti.
- Una conducibilità alta indica la presenza di molti ioni (sali disciolti), ma non fornisce informazioni specifiche sui tipi di ioni presenti.
- È utilizzata come indicatore generale della qualità dell’acqua: più alta è la conducibilità, maggiore è il contenuto di solidi disciolti (TDS, Total Dissolved Solids).
Differenze principali
Caratteristica |
Durezza |
Conducibilità Elettrica |
Cosa misura |
Concentrazione di calcio e magnesio |
Quantità totale di ioni disciolti |
Unità di misura |
°f, ppm |
µS/cm, mS/cm |
Effetti principali |
Formazione di calcare, effetti sulla pelle e sul gusto |
Valore indicativo della purezza o mineralità dell’acqua |
Rilevanza pratica |
Calore in caldaie, efficienza elettrodomestici, sapore |
Verifica purezza, controllo qualità e potabilità |
Relazione |
Un’acqua dura può avere conducibilità più alta, ma non sempre |
Una conducibilità alta può includere calcio e magnesio, ma anche altri ioni |
Conclusione
I valori di una buona qualità dell’acqua di casa sono diversi e tra questi vanno presi in considerazione anche la conducibilità elettrica e la durezza, che forniscono informazioni essenziali sulla composizione e sicurezza dell’acqua. Un’acqua di buona qualità dovrebbe avere una durezza consigliata moderata, che garantisce un contenuto equilibrato di minerali benefici come calcio e magnesio senza generare depositi di calcare eccessivi negli elettrodomestici. Idealmente, la durezza dovrebbe essere compresa tra 7 e 15 °f (gradi francesi), una gamma ottimale che combina salubrità e praticità.
Anche la conducibilità elettrica è un parametro chiave: un valore compreso tra 250 e 500 µS/cm indica una quantità di sali disciolti adeguata per il consumo, offrendo un buon compromesso tra purezza e presenza di minerali naturali. Conducibilità più basse sono tipiche delle acque altamente purificate, mentre livelli superiori possono indicare l’eccessiva presenza di sali o potenziali contaminanti.
La qualità dell’acqua si basa su un equilibrio tra purezza e minerali essenziali. Monitorando durezza e conducibilità, possiamo garantire che l’acqua sia non solo sicura e salutare, ma anche adatta all’uso domestico e al benessere quotidiano.