Come in ogni contesto montano, tuttavia, la gestione delle risorse idriche richiede un equilibrio delicato. Alle zone storicamente caratterizzate dalla mancanza di questa risorsa, colpite da periodiche e sempre più frequenti siccità, si aggiungono processi di degrado della qualità delle acque, sprechi e utilizzi irrazionali. Anche in Valle d’Aosta, quindi, le risorse idriche hanno difficoltà a soddisfare tutte le richieste per uso potabile, ambientale, irriguo ed industriale. Proprio per questi motivi, la regione VDA, da anni sta cercando di adottare modalità di utilizzo più responsabile e di risparmio di questo bene prezioso e di rispetto degli equilibri ambientali.
Le sfide includono la protezione delle sorgenti da potenziali contaminazioni dovute all’attività umana, i cambiamenti climatici che possono influenzare la disponibilità d’acqua e la manutenzione delle infrastrutture per la distribuzione.
Nonostante tutte queste difficoltà, la Valle d’Aosta continua a mantenere elevati standard di sicurezza e purezza delle acque, facendo di essa una risorsa preziosa per l’intera comunità.
Acqua in Valle d’Aosta: da dove arriva?
L’acqua, in un territorio alpino, si presenta sotto forma di ghiaccio ad alta quota, acqua corrente nei torrenti e nei fiumi, acqua ferma nei laghi e acqua fluente nel sottosuolo. Si tratta di un sistema costantemente alimentato all’origine dalla pioggia e dalla neve: per questo si definisce l’acqua una risorsa rinnovabile. Il sole fa infatti evaporare l’acqua dal terreno, dai mari dai laghi. Le correnti d’aria la fanno entrare nell’atmosfera come vapore acqueo dove si raffredda e diventa nuvole. Con la pioggia e la neve ricade sulla terra e il ciclo ricomincia.
Considerato dunque questo ciclo è facile immaginare come l’acqua in natura non è mai “pura” perchè contiene al suo interno moltissime particelle (grazie alla sua capacità di solvente), la maggior parte delle quali sono microscopiche: molecole gassose, sali, microrganismi, alghe, sostanze organiche, etc. Questi sali derivano dall’erosione delle rocce che l’acqua attraversa. Il tipo e la quantità di sali dipendono dalle rocce incontrate e dal tempo di contatto. Ad esempio, le rocce calcaree rilasciano ioni di calcio e bicarbonato, mentre altre rocce possono rilasciare sodio o solfati. Gli ioni nell’acqua sono importanti per gli organismi, poiché aiutano a mantenere l’equilibrio delle cellule.
Per essere potabile, quindi, l’acqua deve avere un contenuto salino equilibrato e non presentare caratteristiche sgradevoli come sapore o odore. La conducibilità elettrica è utilizzata per misurare la quantità di sali disciolti: maggiore è la conducibilità, maggiore è il contenuto salino. Le acque potabili devono rispettare i limiti imposti dalla legge, che stabilisce un massimo di 2500 μS/cm di conducibilità. Inoltre, la durezza dell’acqua, dovuta principalmente al calcio e al magnesio, non è dannosa per la salute, e anzi può avere effetti benefici.
Ma questi sono solo alcuni dei valori di una buona qualità dell’acqua.
Come migliorare la qualità dell’acqua in Valle d’Aosta
- Elevata durezza: un’acqua con elevata concentrazione di calcio e magnesio (acqua “dura”) può causare accumuli di calcare negli elettrodomestici, rendendo necessario un addolcitore acqua per proteggere gli impianti e migliorare il sapore dell’acqua.
- Cloro in eccesso: il cloro viene spesso utilizzato per la disinfezione dell’acqua, ma un eccesso può dare un sapore o odore sgradevole.
- Presenza di metalli pesanti: in alcune aree, l’acqua potabile può contenere tracce di metalli come piombo, ferro, rame o arsenico, a causa di vecchie tubature o contaminazioni ambientali. Un depuratore con filtri specifici può ridurre la presenza di questi elementi.
- Nitrati e pesticidi: in aree agricole, l’inquinamento da fertilizzanti e pesticidi può infiltrarsi nelle falde acquifere, rendendo necessari depuratori con membrane a osmosi inversa per eliminare tali sostanze.
- Microinquinanti e batteri: sebbene l’acqua del rubinetto sia soggetta a controlli severi, la presenza di microrganismi o inquinanti organici può richiedere sistemi di microfiltrazione per garantire la sicurezza microbiologica.
- Sapore o odore sgradevole: anche in assenza di contaminanti pericolosi, l’acqua può avere sapore o odore indesiderati, dovuti a sostanze chimiche o alla composizione minerale. Un sistema di filtrazione può migliorare la qualità organolettica dell’acqua.
Conclusione
In conclusione, la qualità dell’acqua potabile in Valle d’Aosta è generalmente elevata, grazie alla purezza delle sue sorgenti montane e ai controlli rigorosi. Tuttavia, come in molte altre regioni, l’acqua del rubinetto può presentare alcuni difetti, come sapore sgradevole dovuto al cloro o elevata durezza per la presenza di sali minerali. Sebbene questi aspetti non compromettano la sicurezza dell’acqua, possono renderla meno piacevole da bere o influire su elettrodomestici e impianti domestici.
Per chi desidera migliorare ulteriormente la qualità dell’acqua, l’installazione di sistemi di filtrazione o depuratori rappresenta una soluzione efficace. Questi dispositivi possono ridurre il cloro, i metalli pesanti, e migliorare il gusto, offrendo acqua ancora più pura e sicura per il consumo quotidiano.